Il comitato

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Il Comitato per la Fondazione Cascine Milano 2015 non ha finalità di lucro ed è costituito da soggetti – persone fisiche, associazioni di cittadini, fondazioni, cooperative sociali – che condividono la convinzione che le cascine milanesi rappresentino un patrimonio di luoghi e pratiche di grande valore storico, culturale e ambientale che è importante tutelare, tenere in vita e aprire alla città.

Si è costituito il 3 settembre 2009 su iniziativa di un gruppo eterogeneo di soggetti che avevano collaborato ad una ricerca-progetto sul patrimonio delle cascine di proprietà comunale, promossa dal Comune di Milano e dal Centro Studi PIM e affidata a multiplicity.lab, laboratorio di ricerca del DiAP Politecnico di Milano. Il gruppo originario dei promotori era costituito da: Stefano Boeri, Salvatore Porcaro, Maddalena Bregani (associazione multiplicity), Riccardo Bonacina e Giuseppe Ambrosio (Gruppo Vita), Umberto Zandrini (Consorzio Sir/CGM), Pietro Lembi (Associazione Farespazio), Carlo Fiorani (Associazione Slow Food Italia), Ermes Sagula (Federazione Regionale Coldiretti Lombardia), Beniamino Saibene (esterni).
Per il primo anno, presidente del Comitato cascine Milano 2015 é stato Stefano Boeri che si é dimesso dall’incarico nel settembre 2010; é seguita la presidenza pro tempore di Riccardo Bonacina.

Dal 24 maggio 2011, presidente del Comitato é Pietro Lembi.

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Le carte di identità dei fondatori

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Comitato Cascine Milano 2015: i principi

1. Il Comitato si è costituito per realizzare, con l’utilizzo di tutte le competenze e le istanze in esso rappresentate, la mappatura e lo studio del patrimonio di cascine presenti nel milanese, a partire da quelle pubbliche. Mappatura e studio necessarie per sviluppare un progetto di sistema che preveda un recupero e un utilizzo sostenibile e a vocazione pubblica di un patrimonio collettivo.

2. Il metodo di lavoro del Comitato, sin dalla sua costituzione, è ispirato ai principi della responsabilità e mobilitazione progettuale dal basso e della messa in comune dei diversi saperi e pratiche.

3. Perciò compito del Comitato è l’ascolto di tutte le realtà e soggettività territoriali e la loro aggregazione progettuale. Nella convinzione che per sviluppare la progettualità con finalità pubblica, sia neccessario interloquire con tutti i soggetti attualmente attivi nella gestione delle cascine di Milano, valorizzarne i progetti e coinvolgerli in un programma di gestione partecipata e condivisa riguardante tale patrimonio.

4. Scopo del Comitato è la finalizzazione di un progetto per lo sviluppo di un sistema sostenibile di luoghi dedicati all’ agricoltura, all’alimentazione, alla cultura e all’abitare sociale nelle cascine di Milano e la sua cura e realizzazione complessiva.

5. Perciò, lo sviluppo del progetto mira ad una progettualità capace di tenere insieme le diverse dimensioni: agricoltura, alimentazione, abitare sociale, animazione culturale ed artistica in una visione di insieme e multifunzionale.

6. Lo sviluppo del progetto tiene conto della dislocazione territoriale del patrimonio delle cascine del comune di Milano posto nel complesso nella fascia intermedia tra suolo urbanizzato e contesto agricolo che permette loro di assumere l’importante ruolo di cerniera tra queste due dimensioni che storicamente hanno segnato la natura di Milano e il suo sviluppo, per questo si guarda al complesso delle cascine pubbliche come a un patrimonio da tutelare e da valorizzare.

7. Per la realizzazione del progetto “Cascine Milano 2015”, il Comitato avvierà partnership e collaborazioni con tutti gli attori pubblici e privati disponibili a collaborare allo sviluppo e alla realizzazione di un sistema sostenibile di luoghi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, alla cultura e all’abitare sociale nelle cascine di Milano.